
02. Ana Mendieta
Ana Mendieta ha utilizzato il suo corpo come strumento per indagare il mondo attorno a sé e al contempo come mezzo per alleviare le sue ferite più intime e profonde.
Archetipi è il frutto di una ricerca sulle immagini tradotta in suono.
Artisti, opere, relazioni, volontà e storie vengono indagati seguendo un minimo comune denominatore: la natura e il rapporto con essa.
Questo podcast vuole raccontare l’arte e non limitarsi solamente a mostrarla, presentare paesaggi e montagne, acqua e fulmini, magma e ossa, rocce e metalli come Archetipi.
Archetipi come modelli primari, esemplari che da sempre ricorrono per rispondere alle necessità e alle urgenze del vissuto.
Siamo Anna e Nicolò, più amici che storici dell’arte, sintonizzati sulla stessa frequenza e per questo costantemente in disaccordo.
Insieme vincendo le reticenze abbiamo coltivato l’idea uno spazio bianco da riempire con parole, discorsi e riflessioni.
Ana Mendieta ha utilizzato il suo corpo come strumento per indagare il mondo attorno a sé e al contempo come mezzo per alleviare le sue ferite più intime e profonde.
Dall’esigenza di ripensare all’architettura e di ri-funzionalizzarla per adattarla alla complessità del mondo e alle necessità dell’uomo, prende avvio il lavoro di Gianni Pettena, anarchitetto e artista che opera su spazi pubblici e paesaggi esistenti con performance ed interventi spesso temporanei il cui comune denominatore è l’interattività ambientale.
In un preciso momento storico in cui l’America si sentiva succube dalla cultura europea Georgia O’Keeffe con la sua arte le offrì un manifesto di
Ana Mendieta ha utilizzato il suo corpo come strumento per indagare il mondo attorno a sé e al contempo come mezzo per alleviare le sue ferite più intime e profonde.
Dall’esigenza di ripensare all’architettura e di ri-funzionalizzarla per adattarla alla complessità del mondo e alle necessità dell’uomo, prende avvio il lavoro di Gianni Pettena, anarchitetto e artista che opera su spazi pubblici e paesaggi esistenti con performance ed interventi spesso temporanei il cui comune denominatore è l’interattività ambientale.
In un preciso momento storico in cui l’America si sentiva succube dalla cultura europea Georgia O’Keeffe con la sua arte le offrì un manifesto di