
Spatriati: una storia di fratture, ricomposizioni e fluidità culturali
Ambientazioni assorbenti, un’incessante ricerca personale e la prosa tortuosa e avvolgente di Desiati
Immergendosi tra le pagine di un libro è possibile indagare le profondità più oscure dell’animo umano, viaggiare in luoghi inaccessibili, rivivere momenti del passato personale o collettivo. Una rubrica dedicata a libri che sanno provocare questi e molti altri «circuiti fantastici»: dai classici ai contemporanei, dalla poesia alla prosa, percorrendo gli scaffali dell’editoria indipendente.
Ambientazioni assorbenti, un’incessante ricerca personale e la prosa tortuosa e avvolgente di Desiati
Tensioni sottese lungamente cambiano drasticamente le vite di tre famiglie negli appartamenti di un palazzo borghese.
Dopo la lettura de Il libro della case di Bajani, si guarderanno le abitazioni della nostra vita con un occhio nuovo.
«Il 28 maggio 1974, alle ore 10.12, io ho smesso di essere quel che ero e ho cominciato a essere quello che sarei stato per il resto della vita: un sopravvissuto»
Un titolo che anticipa l’esito di una vicenda straziante ma al contempo necessaria per cogliere un inedito sguardo sulla Resistenza.
I versi della raccolta «Nuovi poeti italiani 6» confermano la funzione necessaria della poesia.
Trieste, come luogo d’origine e di ritorno. Una memoria personale che si innesta con la storia d’Italia e diventa dunque memoria collettiva.
Un’opera in cui scoprire un lato ancor più profondo in cui l’autore non è solo testimone ma portavoce di quella memoria universale che non tutti hanno avuto il coraggio di rivelare.
Gianrico Carofiglio guida il lettore in un processo di rigenerazione linguistica, affinché la parola sia uno strumento unico e potente, ma rispettoso e portatore di valori universali.