
Lavoro
Il 2020 è iniziato con la fine di un lavoro e l’inizio di una nuova avventura. Belle le sfide ma all’Acquario non piace cambiare con un salto nel vuoto. Infatti dall’essere ministro per l’energia in Estonia, Kadri Simson ha assunto il portfolio energetico alla Commissione Europea. L’imprevedibilità dell’Acquario e le sue numerose idee e personalità, lo rendono difficile da mettere a fuoco.
Esempio lampante è stata l’audizione di conferma per la Commissione, in cui l’Acquario non è riuscito a mostrarsi abbastanza deciso e a tratti il suo intervento è parso trascurabile e pieno di esitazioni. Che Saturno si sia messo di traverso? Nemmeno l’annuncio dell’Estonia di far parte del patto europeo per la neutralità climatica è riuscito a dare abbastanza forza all’Acquario.

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Relazioni
Con un inizio dell’anno sottotono, i mesi successivi hanno riportato in auge una fonte energetica che spesso in Italia si tende a dimenticare, culminata con un tanto contestato rapporto sulla localizzazione delle scorie. L’Acquario si è quindi trovato più volte a doversi confrontare con le domande e le posizioni di chi vorrebbe includere l’energia nucleare nel Green Deal europeo e chi vorrebbe smantellare tutti gli impianti nel continente.Quando verso la fine dell’anno sono arrivate notizie su un guasto alla centrale di raffreddamento della centrale nucleare Astravyets in Bielorussia, l’Acquario deve aver sussultato, ma forte del suo ingegno non si sarà lasciato sopraffare facilmente.
Fondi europei per le energie pulite non riguardano infatti l’energia nucleare. Il Toro, Frans Timmermans, pur non opponendosi apertamente al nucleare, ha più volte avvisato gli stati che vogliono costruire nuove centrali delle conseguenze nel lungo termine. Toro e Bilancia (leggi Polonia e Repubblica Ceca) hanno infatti annunciato di voler costruire nuove centrali nucleari.
L’Acquario non si metterà sicuramente di traverso, ma considerazioni sulla gestione degli scarti saranno obbligatori. Infatti l’Acquario è a capo del progetto di smantellamento delle centrali, la bonifica dei siti e dello smaltimento delle scorie radioattive. Questo richiederà moltissima cura e attenzione per garantire la sicurezza dei cittadini. Vale quindi la pena di aprire nuove centrali conoscendo le difficoltà di bonifica e smaltimento? Quale è l’idea dell’Acquario? Nel dubbio la sua opinione sarà sicuramente quella giusta.

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Vittorie a metà
Uno degli obiettivi del Green Deal è la riduzione delle fonti di energia inquinanti e che contribuiscono al cambiamento climatico. Tante speranze erano attese in Ottobre per la nuova strategia europea sulla riduzione delle emissioni di metano nell’atmosfera. L’Acquario sa bene che uno dei principali produttori è proprio l’uomo. Ma se l’Acquario è riuscito a convincere le aziende energetiche di impegnarsi a ridurre le emissioni di metano, nulla ha potuto contro i grandi lobbisti di agricoltura e allevamento. Infatti, seppur questo settore produce il 40% delle emissioni totali di metano nell’Unione Europea (UE), l’agricoltura è rimasta inviolata e continuerà a produrre ingenti quantità di metano.
Menzione quasi inesistente al fatto che anche i cambiamenti nello stile di vita e nella dieta dei cittadini potrebbero contribuire in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di metano nell’UE. L’Acquario dovrà certamente fare di più per raggiungere il suo obiettivo di rivoluzionare il mondo.