Ariete – Positiva testardaggine

Forte ed entusiasta, l’Ariete sa cosa vuole dalla vita e lotta strenuamente per ottenerlo. La testardaggine e una lingua tagliente sono le armi preferite per ingaggiare battaglia.

Lavoro

Mai segno e caratteristiche astrali hanno coinciso con uno dei membri della Commissione Europea. Margrethe Vestager è la vice-presidente della Commissione e commissaria per la concorrenza e per un’Europa digitale. Eccezione nel panorama istituzionale, l’Ariete ha conquistato un secondo mandato consecutivo alla concorrenza dopo aver salassato con multe miliardarie alcune delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi. Nemmeno il passaggio di Venere e Giove potrà far dimenticare a Google le multe salate che gli sono arrivate tra il 2017 e il 2019. Per ben tre volte infatti l’Ariete ha fatto centro e, forte delle violazioni delle leggi sulla concorrenza, ha azzeccato i numeri astrali: 2,42, 4,3 e 1,49 miliardi. Un’altra Big Tech sta facendo di tutto pur di non pagare la salatissima multa ricevuta nel 2016 dall’Ariete, che aveva rifilato ad Apple un provvedimento da circa 13 miliardi di euro con l’accusa di avere aggirato il pagamento delle tasse in Europa. Nonostante l’annullamento della multa da parte della Corte di giustizia Europea nel luglio 2020, l’Ariete non si è fatta intimorire e ha già presentato ricorso contro la sentenza; ora la palla fumante di 13 miliardi è nelle mani dei giudici. Pagherà o non pagherà?

Il 15 Dicembre 2020 l’Unione Europea ha annunciato una nuova legislazione sui mercati digitali. @Kak

Relazioni

Queste battaglie miliardarie hanno valso alla commissaria il soprannome di Tax Lady dall’ex presidente statunitense Donald Trump. Ma le stelle non rendono la vita facile per l’Ariete che con le sole armi della burocrazia e una bandiera blu a stelle gialle deve combattere da sola contro giganti delle piattaforme digitali che si muovono rapidamente e sfruttano ogni debolezza degli stati a loro vantaggio. Ma forte del passaggio di Urano, l’Ariete ha la forza necessaria per rivoluzionare lo status quo e rompere con la tradizione per creare un nuovo equilibrio. Con il passaggio di Marte e la complicità del Capricorno, Thierry Breton (Commissario europeo per il mercato interno e i servizi), l’Ariete ha annunciato nuove misure per combattere le pratiche sleali di concorrenza delle Big Tech e gestire la diffusione di contenuti online sulle piattaforme digitali. Per coloro che non rispetteranno le regole saranno previste sanzioni fino al 10% dei loro ricavi in Europa. E se questo non fosse già un disincentivo a violare le regole, i recidivi potrebbero essere obbligati a cedere alcune attività in Europa in caso non ci siano misure altrettanto efficaci sul tavolo. L’ambizioso tentativo di responsabilizzare le piattaforme digitali, come Facebook, obbligandole a moderare ed eventualmente rimuovere contenuti inadeguati, leggi fake news, hate speech o materiale pedopornografico, sarà efficace? Oppure rimarrà l’ennesimo tentativo di dare un cuore a un processo binario? I boicottaggi e le proteste per il mancato controllo di disinformazione e hate speech negli Stati Uniti hanno avuto un impatto socio-economico quasi inesistente. Cosa accadrà nell’Unione Europea?

Digital services act e Digital market act sono le armi con cui la Commissione Europea punta a regolamentare il mercato digitale. @Rhonald Blommestijn

Sfide

Le stelle hanno individuato un osservato speciale dell’Ariete che soprattutto nell’ultimo anno, sfruttando la pandemia, ha «distorto illegalmente la concorrenza nel mercato delle merci al dettaglio online», Amazon. Infatti secondo l’Ariete e il Capricorno, le piattaforme di e-commerce hanno raggiunto uno strapotere sproporzionato nel mercato digitale e abusano della loro posizione dominante. Il predominio del Sole nel 2020 ha rafforzato i giganti dell’economia digitale, ma ha anche rinvigorito le forze dell’Ariete che si prepara a dare battaglia più agguerrita che mai. Una delle prede più ambite in questa lotta è Amazon, che nel 2019 è stato messo sotto indagine per aver violato le leggi sulla concorrenza sfruttando il suo doppio ruolo di marketplace, dove i rivenditori terzi possono mettere in vendita i prodotti, e quello di rivenditore di prodotti a sua volta. La patata bollente sarebbe l’uso dei dati dei rivenditori che sarebbero stati usati per favorire i prodotti a marchio Amazon. 

Un altra indagine sulla concorrenza sleale incrimina i presunti favoreggiamenti di Amazon nei confronti dei rivenditori che utilizzino le sue operazioni di logistica, come il servizio Prime. In sua difesa il gigante dell’ecommerce porta le migliaia di posti di lavoro creati e il suo ruolo di supporto alle piccole imprese in Europa. Se poi Amazon rappresenti meno dell’1% del mercato al dettaglio globale allora tutto si risolve e la concorrenza sleale non lo sarà più così tanto. Cosa dicono gli astri a riguardo? Attenzione che anche le stelle sanno che l’ingordigia potrebbe causare un indigestione! L’Ariete sembra aver imparato dai precedenti provvedimenti che si sono rivelati troppo deboli per contrastare le Big Tech e se non cederà a ricatti potrebbe uscirne vittoriosa.

Immagine di copertina: Illustrazione di Simone Chiappani

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