
Carriera
La fine dell’anno ha portato una ventata di energia, nuovo lavoro e ufficio al Palazzo Berlaymont, Bruxelles (sede della Commissione). Forte di questa carica positiva, nel 2019 la Bilancia, che non spicca per ambizione, ha presentato un’agenda per l’Europa che non si tira indietro dalle sfide. Presentarsi al primo giorno di lavoro come nuovo capo ed esclamare «Questa è un’Europa che vuole di più» fa di sicuro effetto. Ritrovate energie per la Bilancia, che all’ultimo posto dell’agenda colloca un’intrigante novità: «Una nuova spinta per la democrazia europea». Attenzione però a non creare troppe aspettative! Annunciare la possibilità di riforme istituzionali, come il sistema di scelta del presidente della Commissione (ad oggi eletto di fatto dai capi di stato nel Consiglio Europeo), e stabilire liste di parlamentari transnazionali potrebbe vanificare ogni sforzo fatto se non si raggiungerà l’equilibrio necessario.

Amicizia
La nuova amicizia con il Sagittario, Emmanuel Macron, porta la presidente della Commissione a guardare alla vita con ottimismo ed entusiasmo. Raggiungere nuovi orizzonti diventa una priorità per entrambi. Prendendo spunto dalla lettera di marzo di Macron indirizzata ai cittadini europei, Ursula von der Leyen prende coraggio e lancia la Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Cautela però! Una vecchia amicizia con il Cancro, Angela Merkel, che ha aiutato la Bilancia a compiere un salto di carriera potrà creare non pochi problemi. L’affinità rischia di incrinarsi se gli obiettivi non saranno comuni. Con la presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione Europea dietro l’angolo, e una posizione tutt’altro che riformista della cancelliera, è importante per la Bilancia convincere il Cancro della validità delle proprie proposte per trovare il successo.
Relazioni
La positiva energia iniziale data dal passaggio della Luna piena si riflette nell’entusiasmo contagioso della più democratica delle istituzioni, il Parlamento Europeo. Forte dell’affinità tra Bilancia e Gemelli, David Sassoli (presidente del Parlamento Europeo), il Parlamento già il 15 gennaio rivendica il ruolo di primo piano nella Conferenza stabilendo linee guida sull’organizzazione e le procedure da seguire. Attenzione all’Ariete! Vero che gli opposti si attraggono, ma le troppe differenze con il neo-eletto presidente della Conferenza, l’europarlamentare liberale Guy Verhofstad, potrebbero far naufragare l’idillio. La Bilancia dovrà imparare a gestire l’esuberanza dell’Ariete e mediare un compromesso.
Nuvoloni in vista anche per l’arrivo violento di Marte che provocherà una battuta di arresto e infrangerà i sogni della bilancia nello scontro tra riformisti e conservatori. Le meno convinte dal processo riformatore sono le più nazionali tra le istituzioni, il Consiglio Europeo e il Consiglio dell’UE. A parte la Francia che forte in Sagittario si è fatta fin da subito promotrice del processo di riforme, gli altri stati membri hanno fin da subito mostrato reticenza verso gli ambiziosi obiettivi della Conferenza. La riforma dei trattati è infatti osteggiata da Portogallo, Irlanda e Danimarca.
Per non incrinare i rapporti la presidente della Commissione Europea dovrà anche mediare i timori emersi nei propri ranghi. L’idea che assemblee di 200/300 cittadini rimodelli il futuro dell’Europa, come auspicato dalla risoluzione del Parlamento, sembra incontrare reticenza nei corridoi della Commissione. Infatti nella prima bozza di gennaio il sogno proibito della riforma dei trattati scompare dalla dichiarazione della Commissione.
Rischi
Limitare il troppo ottimismo. Le stelle e i più scettici ci ricordano lo storico antecedente della Convenzione sul Futuro dell’Europa. L’atteggiamento riformista di alcuni leader europei come l’Acquario Valéry Giscard d’Estaing, ha arenato la Convenzione. Ambizioso avvicinare i cittadini all’Unione rendendola più democratica, ma il progetto culminato con la stesura della Costituzione Europea fu un fiasco epocale e la costituzione fu bocciata dai referendum in Francia e Paesi Bassi. Per avere successo gli stessi errori non dovranno essere riproposti e il processo dovrà essere iniziato dai cittadini e non imposto dall’alto.

Futuro
Sarà un lavoro delicato per la Bilancia mantenere gli equilibri tra le istituzioni e con l’avvicinarsi della data di lancio dell’evento, programmata in concomitanza con il 70° compleanno dell’Unione Europea, il 9 Maggio, appare chiaro che la Conferenza dovrà essere rimandata. Saturno contro non ha portato ad alcun accordo tra gli stati membri sugli obiettivi e strumenti della Conferenza e solo con l’arrivo di Giove il 24 giugno il Consiglio raggiunge una posizione comune che ridimensiona il dibattito sulla riforma dei trattati e mette gli stati membri al centro del dibattito.
Finalmente la congiunzione tra Giove e Plutone il 30 giugno porta buoni auspici e le tre istituzioni hanno iniziato le negoziazioni su una dichiarazione comune sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Nonostante ci siano dei punti di convergenza nelle risoluzioni adottate nei mesi precedenti, la Bilancia ha ancora molto lavoro da fare e dovrà negoziare per risolvere tre questioni fondamentali: Chi assumerà la leadership? Ci sarà una riforma dei trattati? Come verrà dato seguito a ciò che emergerà dalla Conferenza?
La Conferenza è stata la grande assente nel discorso sullo Stato dell’Unione del 16 settembre e ad oggi manca ancora una data ufficiale, si parla infatti solo di un lancio che dovrà avvenire il prima possibile nell’autunno 2020 in cui piattaforme e strutture digitali avranno un ruolo prominente almeno nelle prime fasi. Ora che la Bilancia ha alzato l’asticella e le aspettative della società civile, riuscirà la presidente von der Leyen a coinvolgere i cittadini e a creare una piattaforma di discussione che non si limiti solamente alle élites europee con base a Bruxelles e a dare voce ai cittadini? « Il successo della Conferenza dipenderà in larga parte da quanto efficacemente e diffusamente sarà comunicata agli europei ».
Pianeti da tenere d’occhio
Saturno – La Commissione Europea è l’organo esecutivo e promotore del processo legislativo europeo e alla cui guida c’è la presidente Ursula von der Leyen.
Marte – Il Consiglio Europeo è l’organismo collettivo che riunisce i capi di stato degli stati membri dell’Unione Europea e ha come scopo il definire le priorità politiche; il presidente è Charles Michel.
Giove – Il Parlamento Europeo è l’organo di rappresentanza dei cittadini europei e detiene parte del potere legislativo. Dal 2019 il presidente è David Sassoli.
Nettuno – Il Consiglio dell’Unione Europea è l’organismo che riunisce i ministri degli stati membri e detiene parte del potere legislativo dell’Unione, la presidenza è data a rotazione semestrale ai 27 stati membri. Il 1 luglio 2020 la Germania ha assunto il ruolo di presidenza.