“Non perdiamoci mai di vista”: riconoscersi vicini da lontano

Rachele Patelli, studentessa di enologia, racconta “Non perdiamoci mai di vista”, associazione senza scopo di lucro, che effettua visite oculistiche gratuite a persone in difficoltà.

Non perdiamoci mai di vista” è una onlus bresciana che si occupa di assistenza sociale e socio-sanitaria nel settore oculistico. Uno dei primi progetti dell’associazione ha interessato le zone italiane colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, cataclisma le cui ripercussioni gravano tutt’oggi sulla qualità di vita degli abitanti, uno spaccato d’Italia irrisolto che tacitamente rivendica ancora aiuti. 

Come gran parte di noi ricorderà, a essere maggiormente colpiti dal cataclisma sono stati i centri abitati in prossimità dell’epicentro: i comuni situati lungo la Valle del Tronto, compresi tra Accumoli e Arquata del Tronto, che più di tutti hanno risentito dell’impatto devastante della calamità. Oltre alla distruzione di questi centri abitati, irrimediabilmente rasi al suolo, il sisma ha provocato un numero considerevole di vittime, sforando i 300 morti, 239 dei quali concentrati nel solo territorio di Amatrice.

Foto di Rachele Patelli

Rachele Patelli racconta l’incontro del padre, il Dott. Andrea Bottoli, medico e chirurgo oculista, con un volontario della Protezione Civile particolarmente sensibile alla tematica dei terremotati, dal cui confronto avrebbe poi tratto punto per l’ideazione del progetto.
«Prima del settembre 2017» spiega Rachele «nessuno si era ancora mobilitato in queste zone per garantire controlli oculistici gratuiti». 

L’associazione difatti è nata nel 2018, dopo che la stessa Rachele, insieme al padre, alla segretaria Simona Archetti e all’ortottista, il Dott. Davide Bruschini, si sono recati autonomamente ad Amatrice per effettuare controlli oculistici. Con l’ausilio di un’unità mobile per l’oculistica, gli operatori volontari hanno reso possibili 65 visite gratuite e, tra gennaio e febbraio dell’anno successivo, a fronte della buona riuscita dell’iniziativa, hanno deciso di fondare l’associazione. 

Grazie al contributo di ottici di fiducia e di operatori volontari, con l’appoggio del Comitato “La terra trema il cuore no – Onlus” di Carmen Stella e l’associazione culturale “San Lorenzo” di Capriolo (BS), è stato possibile fornire aiuti sempre più consistenti, dalla fornitura gratuita di lenti e di montature degli occhiali, fino al finanziamento di veri e propri interventi chirurgici. 

L’associazione, avente attualmente sede a Corte Franca, in provincia di Brescia, è composta dai quattro membri direttivi, fondatori del progetto, ai quali si affiancano altri volontari e una vasta rete di benefattori autonomi che ormai da tempo, anche sporadicamente, collaborano alla buona riuscita di queste iniziative.

Foto di Rachele Patelli

Dopo la tappa ad Amatrice nel settembre 2017, l’associazione si è recata nell’aprile del 2018 a Norcia, un altro comune gravemente compromesso da eventi sismici, dove sono state effettuate altre 70 visite oculistiche. «A Norcia hanno sicuramente ricevuto meno aiuti rispetto ad Amatrice» spiega Rachele, alludendo all’elevato numero di vittime registrate ad Amatrice, e di conseguenza ad aiuti più consistenti rispetto a quelli stanziati per Norcia. Tuttavia anche gli esiti del terremoto del 30 ottobre 2016, avente epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia, sono stati altrettanto catastrofici. Basti pensare che questa scossa, di magnitudo 6.5, è stata la più forte mai registrata in Italia a partire dal terremoto d’Irpinia del 1980. Pur non avendo provocato vittime quante ad Amatrice, è doveroso riflettere sugli ingenti danni arrecati al patrimonio storico e artistico di Norcia, città sabina e culla spirituale dell’Appennino Umbro. 

Molte problematiche rimangono ancora del tutto irrisolte e la popolazione di Norcia necessita di maggiori sussidi rispetto a quelli attualmente stanziati; Rachele racconta a tal proposito l’aridità che pervade gli spazi, le architetture dismesse di un paesaggio in cerca di una nuova forma, il senso di provvisoria attesa che vi aleggia: «In molti a Norcia vivono ancora nelle casette di legno perché le case non sono ancora agibili. Non se ne parla più, invece se ne dovrebbe parlare di più».

Foto di Rachele Patelli

Nell’ottobre 2018 è stata riproposta l’iniziativa a Gagliole, nelle Marche, in una casa di riposo e in una scuola elementare. A Brescia, tra marzo e aprile 2019, sono proseguite le visite oculistiche a Castelcovati, presso la cooperativa sociale “Il cammino”, nel centro socio educativo (CSE) che si occupa di ragazzi disabili e di interventi di mutuo aiuto familiare. «Il problema per le famiglie non è tanto la visita oculistica, quanto il fatto di non potersi permettere i costi per le montature degli occhiali, soprattutto se si tratta di famiglie numerose» prosegue Rachele «la giornata delle visite deve essere allestita e le sale vanno decorate. Regaliamo anche gadget e caramelle per far sentire a proprio agio il paziente e rendere l’ambiente il più accogliente possibile».

Uno sguardo che scruta nel riserbo dei contesti sociali. Realtà diverse tra loro, geograficamente e strutturalmente, ma accomunate da un paio di occhi che rivendicano ovunque il diritto di tramandare paesaggi e colori, di imprimere fisionomie nella memoria per non “perdersi mai di vista”, per riconoscersi. «Al di là dell’aiuto umanitario in sé, in situazioni come quella di Amatrice le persone hanno un estremo bisogno di essere ascoltate e che qualcuno racconti la loro storia» aggiunge Rachele «ed è molto più quello che si riceve rispetto a quello che si lascia alle persone; può sembrare una frase fatta, ma è proprio così, la gratuità merita un occhio di riguardo». 

Riconoscersi ancor prima di incontrarsi. Viversi attraverso la lente dell’altro, mettersi a fuoco nell’opacità del contesto per saperlo ritrarre da fuori: testimoniarlo. “Non perdiamoci mai di vista” ringrazia tutti coloro, dalle singole persone alle associazioni, che in questi anni hanno devoluto tempo ed energie per la realizzazione di questo progetto. Una lezione di umanità per l’intera comunità, bresciana e non, che ha saputo guardar lontano, ma sempre più da vicino.

Immagine di copertina: Foto di Rachele Patelli.
 

Per ulteriori informazioni, puoi trovarli anche su instagram (@nonperdiamocimaidivista) e su facebook.

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