
Entrando nell’11/B di piazza Vittoria, ci si sente come Lucy Peversie, quando scopre di trovarsi nel magico regno innevato di Narnia e non nell’armadio in cui si era nascosta. Qui però la magia è data da pareti rosa, paillettes, profumo di fragola e musica anni ’90: benvenutə nel mondo di République Fabrique!
République Fabrique è il negozio-laboratorio di Elena Marella e Francesca Temponi, due giovani e grintosissime imprenditrici bresciane, e di Martino, il loro gatto. Qui tengono i corsi di cucito tanto amati dalla loro community, disegnano, tagliano e danno vita ai mille progetti che escono dalle loro menti vulcaniche.
Noi di Echo Raffiche abbiamo subito amato il loro modo di fare e di raccontarsi e vogliamo condividerlo con voi! Ecco l’intervista che ci hanno rilasciato.
Due ragazze con la passione del cucito e un gatto: è stato da subito un inizio felice? Da quanto tempo vi conoscete?
(Elena) Direi che è stato subito un inizio felice, ci conosciamo da tanti anni, prima che ci fosse Fabrique, grazie ad amici in comune. La passione del cucito ci ha unito subito… e il gatto ha contribuito a cementare il tutto.
La vostra è stata un’esperienza vissuta per gradi: da quella che era una passione avete realizzato una professione. Potete parlarci di questo percorso?
(Elena) Si è trattato di un percorso graduale, siamo partite come associazione e al tempo avevamo anche un secondo lavoro. La voglia di condividere la nostra passione con le altre persone ci ha aiutato ad andare avanti. Ci sono stati tanti cambi di spazi, di negozi, tanti traslochi.
(Francesca) Abbiamo iniziato in piccolo ed è stato anche grazie alle persone che ci seguivano che abbiamo capito ciò di cui avevamo realmente bisogno. È stato emozionante, perché abbiamo iniziato davvero da zero; siamo circondate da persone che amano quello che facciamo.
République Fabrique, che parafrasato include la socialità e il cucito. Quindi un’azienda, sì, ma con una marcata vocazione sociale; voi affermate che il vostro obiettivo è “fare cucire il mondo”. Perché cucire può essere così importante per il mondo?
(Francesca) Uno dei nostri motti preferiti è «Abbiamo giurato di far cucire il mondo!». È così importante perché per noi il cucito è una storia di passione ed è una storia di sempre. Pensiamo che per il mondo dovrebbe essere importante cucire, perché significa ritrovare il proprio spazio, riscoprire la propria manualità e sviluppare qualcosa che può sempre tornare utile. Nella nostra personale esperienza, siccome il cucito ci piace tanto tanto tanto, è venuto naturale condividerlo: sia tramite corsi sia tramite tutorial, con la piattaforma di cucito online sul canale Youtube che apriremo. I nostri canali sono pensati per avvicinare le persone a un mondo che per noi è davvero importante.
C’è un aspetto molto intrigante del vostro lavoro, che è la parte comunicativa: quanto è stato difficile far riscoprire oggi una manualità, come lo è quella del cucito, che viene spesso associata ad ambienti vecchi (“la passione di nonna”) o elitari (“l’alta moda”)?
(Francesca) Condividere la nostra passione per il cucito non è stato difficile, perché ci viene molto naturale. È a volte difficile trovare lo spazio e il tempo necessari a rispettare tutti i nostri calendari e gli obiettivi che ci siamo date. È vero che il pregiudizio nel mondo del cucito esiste – è considerato un hobby antiquato oppure un mondo elitario – ed è per questo che noi abbiamo studiato un metodo didattico finalizzato a sconfiggere questi pregiudizi, un metodo che porterà ogni persona, qualunque sia il livello di partenza, a cucire i propri capi fatti a mano. Vogliamo far passare l’idea che cucire può essere facile.

Parliamo proprio del vostro lavoro: cosa ritenete imprescindibile e attraverso quali fasi date anima e corpo alle vostre creazioni?
(Elena e Francesca) Le cose fondamentali delle nostre creazioni sono due. La prima è l’aspetto tecnico – di cui si occupa Elena – cioè tutta la parte di ricerca e di ascolto di quelle che sono le esigenze delle nostre clienti e delle ragazze che ci seguono. La seconda è l’aspetto comunicativo e coinvolgente, a cui si dedica Francesca; il nostro brand è molto partecipato e abbiamo un rapporto molto diretto con le nostre clienti e questa è una fortuna.
All’interno del processo progettuale cerchiamo di recuperare materie prime che siano sempre made in Italy. Utilizziamo tessuti che sono stampati in Italia e scegliamo spesso tessuto deadstock [le scorte inutilizzate dei tessuti, le rimanenze delle stagioni. Nda], le fibre che scegliamo sono sempre naturali e tessuti vintage.
Quali sono le prospettive per il futuro? Ci sono progetti?
(Elena e Francesca) Abbiamo tanti progetti e tante collaborazioni, perché anche questo fa parte del nostro essere. C’è un progetto che abbiamo in cantiere dal 2019 ed è il Tour del Cucito, cioè portare i nostri corsi di cucito in giro per l’Italia, che ovviamente a causa Covid abbiamo dovuto mettere in stand-by; questo però ci ha permesso di lanciare più velocemente il nostro Club Fabrique. Un’altra cosa che ci piacerebbe fare è quella di aprire un’associazione che si occupi della promozione di corsi di cucito per persone che si trovano in una situazione di svantaggio, passare una passione e dare una seconda occasione tramite il cucito. Poi ci piacerebbe intensificare tutte le attività a scopo benefico che facciamo: abbiamo in cantiere un progetto per cercare di ridurre tutte le cartacce e le plastiche dal nostro territorio tramite raccolte solidali, ma anche altre iniziative per diminuire lo spreco tessile. Abbiamo già una rete di smistamento di tutto ciò che sono i ritagli delle nostre collezioni (ad asili, ad associazioni, alle ragazze dei corsi, nei pacchi del nostro negozio), ma ci piacerebbe cercare di sistematizzare questa pratica per farla diventare una prassi per realtà simili alla nostra.
[Vi consigliamo di seguirle su Instagram per scoprire le loro prossime novità, nda]
Avete consigli per chi inizia a cucire?
Prima di salutarci ci tenevamo anche a darvi due consigli per iniziare a cucire:
- Mollate il perfezionismo, perché l’importante è capire il procedimento
- Se siete in sbatti, scriveteci! Noi ci siamo sempre.

Immagine di copertina: Elena Marella, Francesca Temponi e l’adorato gatto Martino. Credits République Fabrique.