
Nel 2020 il movimento del Black Lives Matter raggiunge la scena mediatica internazionale e italiana scatenando indignazione e risvegliando la consapevolezza che fosse necessario agire attivamente contro il razzismo. Le numerose manifestazioni in America e in Europa sono riuscite a portare in primo piano il tema delle discriminazioni quotidiane e del razzismo presente nella società. Ma una volta terminato l’hype mediatico, cosa è rimasto delle iniziative locali nate dall’esigenza di portare un cambiamento concreto? Il processo è lungo e tortuoso e richiede energie e sacrifici. E purtroppo manifestare in piazza non è sufficiente a intaccare l’indifferenza sociale e rovesciare modelli basati su luoghi comuni e stereotipi. Come si può agire? Quale è il modo migliore per promuovere il cambiamento? La tentazione di rispondere alla violenza, fisica e verbale, con altrettanta violenza c’è sempre, ma spesso non aiuta a raggiungere l’obiettivo sperato. Alcune di queste domande se le sono poste giovani di Brescia a tavola durante una cena tra amici. Ed è così che attorno a un tavolo è nato il progetto di OWA il diritto di sentirsi a casa.

L’obiettivo del gruppo è quello di usare arte, cultura, politica, socialità, dialettica e confronto pacifico per portare in evidenza le ingiustizie quotidiane e rovesciare tutti quei modelli basati su luoghi comuni e stereotipi. Visitando il loro sito e pagina social potete esplorare le numerose iniziative promosse dal gruppo per raccontare culture e storie diverse. Perché il primo passo per affrontare il razzismo e i pregiudizi è imparare che ci sono culture diverse dalla nostra. Quante volte abbiamo aperto la bocca a sproposito senza conoscere quello di cui stavamo parlando? Quante volte abbiamo commentato sui social senza sapere il contesto? Oppure quante volte siamo rimasti in silenzio rendendoci conto della nostra ignoranza ma troppo orgogliosi per ammetterla? Fare domande ci espone, ma spesso è l’unico modo per iniziare a capire e liberarsi di pregiudizi e preconcetti. Uno dei progetti di maggior successo di OWA nasce infatti da domande semplici le cui risposte servono a smentire luoghi comuni spesso usati per discriminare persone di religione islamica. OWA cerca di spiegare in modo chiaro e accessibile a tutti alcuni elementi della cultura islamico-araba, come la poliginia, il Ramadan e la macellazione Halal.
Un’altra iniziativa del gruppo sarà interessante per tutte quelle persone che girando per Brescia sono passate davanti a negozi etnici in cui non sono mai entrati per diffidenza verso i cibi esotici, i profumi sconosciuti o semplicemente perché diversi. Riappropriamoci della città è un progetto che vuole essere un’occasione per imparare a vivere in modo nuovo il territorio attraverso la riscoperta di quartieri mai visitati, di negozi in cui non si è mai entrati, di cibi il cui sapore non si è mai provato. In questo modo la città assume un carattere infinitamente più vasto e più diversificato.

Le storie dei proprietari sono affascinanti e raccontano di imprenditoria, integrazione e determinazione. Magari certi di quei negozi li conoscete o forse ci passate davanti tutti i giorni senza mai fermarvi. Ma forse dopo aver letto le storie di alcune di queste persone, la prossima volta che passerete davanti a uno di questi negozi deciderete di entrare e farvi consigliare una ricetta etnica oppure l’uso di un nuovo ingrediente.
Le persone sono alla base di altre iniziative di OWA, come le Colored Spade. Anche qui tutto parte da una domanda: Quante volte un ragazzino africano avrà avuto l’idea che per realizzarsi realmente, in Italia, potesse solamente fare il calciatore o il rapper? In Italia, infatti, scarseggiano modelli mediatici che rappresentino le minoranze etniche; i pochi che lo fanno sono eccezioni. Per questo motivo OWA vuole raccontare e portare alla luce storie di inclusione che possano dare una spinta a chi non vede punti di riferimento. Nelle tre interviste pubblicate fino ad ora vengono presentate le storie di persone con esperienze e passioni differenti che esprimono la loro visione unica sull’integrazione in Italia.
Ma le iniziative non finiscono qui, sul sito potete esplorare gli altri progetti che mettono al centro l’arte, la politica e la letteratura! Siete pronti a farvi contaminare da nuove culture?
Immagine di copertina: OWA è un gruppo interculturale non profit che rivendica il diritto di tutti di sentirsi a casa a prescindere dal luogo di nascita.