alcuni fogli colorati con scritte le parole “poesia compostabile”, “incantamento”, e la copertina del magazine con un disegno di una serie di buchi dai quali emergono alcune mani e una matita blu “molle” quasi fosse un lombrico che esce da un buco nel terreno.
Recensione del Junior Poetry Magazine, la nuova rivista che vuole far riscoprire la poesia alle nuove generazioni.

Junior Poetry Magazine è la prima rivista italiana di poesia per ragazzi, inaugurata con il numero di Aprile 2023 a seguito della quarta edizione del Junior Poetry Festival, il festival internazionale di poesia per bambini e ragazzi che si tiene dal 2018 a Castel Maggiore. Già nella redazione figurano tre grandi nomi della poesia per ragazzi: Chiara Basile, libraia e organizzatrice dell’evento; Grazia Gotti, fondatrice dell’Accademia Drosselmeier di Bologna; e Ilaria Rigoli, autrice della raccolta A rifare il mondo (Bompiani, 2022).

La rivista si fregia anche di contributi che hanno il merito di costruire ponti tra esperienze poetiche diverse. Tra questi: Beatrice Masini, che firma un bell’articolo avvicinando due «Voci dalle isole», quelle di Emily Dickinson e di Saffo; Pino Pace ci parla invece dell’haiku (il componimento giapponese di tre versi e 17 sillabe) come di un efficace metodo per avvicinare alla poesia anche i più giovani.

affresco di Pompei raffigurante una donna con una penna e una rete a proteggere l’acconciatura.
Ritratto della poetessa greca Saffo.

Già i due interventi sopra citati sembrerebbero mostrare come l’intento della rivista non sia quello di proporre la poesia come un elemento freddo, nozionistico e immutabile, ma piuttosto come un testo vivo che comunica e che può ancora trasmettere qualcosa a prescindere dalla distanza temporale. In tal senso si inseriscono abbastanza bene le parole, proposte a p. 27, di Bernard Friot: «non devi temere di far reagire la poesia, di provocarla, di smontarla, di ricostruirla, di interrogarla per farla “dire” sempre di più.»

Così, tra una lettura della Crociata dei Bambini di Bertolt Brecht (Orecchio Acerbo, 2022), consigli di lettura tra le novità in libreria ed esercitazioni pratiche di interpretazione del testo poetico, trova spazio anche il gioco, nella forma di “poetiquiz”, di piccoli tutorial di haiku a partire da una serie di sintagmi da ritagliare, combinare e scombinare, e di esercizi di poesia “compostabile” per trovare il poetico anche per esempio in una buccia di banana. 

Bertold Brecht nel suo studio mentre fuma seduto alla scrivania.
Ritratto fotografico di Bertold Brecht, 14 Agosto 1956.

Si nota in questo contesto anche uno spazio dedicato alle testimonianze degli “addetti ai lavori” nell’ambito della divulgazione e un fitto dialogo tra la parola stampata e l’innovativo progetto grafico di Francesca Zucchi, che consente alle parole di liberarsi dalla rigida disposizione in versi tipica della fruizione tradizionale.  

Sommando le varie componenti della rivista e l’intersezione tra parola, immagine e gioco ci si rende conto che è forse proprio questa spinta innovatrice il punto di forza di questo progetto: lasciare che la poesia si muova, e ci muova. Nessun approccio didattico, nessuno schema di rime e nessun numero di versi da mandare a memoria, nessun elenco muto di figure retoriche, ma piuttosto parole che prendono vita e si accendono una dopo l’altra. E infatti una delle raccolte citate è proprio Cajita de fósforos di Adolfo Córdova (Ekaré, 2022), un’antologia di poesie iberoamericane senza rima il cui titolo si traduce in “Scatola di fiammiferi”; In effetti, quale miglior modo di concepire la parola poetica se non quello di vederla come una scatola colma di piccoli bastoncini che prendono fuoco sotto i nostri occhi, che brillano e illuminano e scaldano? fiammiferi che di per sé hanno vita breve ma che potenzialmente possono accendere una candela, un fuoco, un falò di ben più lunga durata?

Eppure si potrebbe pensare che la scelta di ricorrere a una pubblicazione periodica per diffondere poesia risulti anacronistica: un medium percepito antico per un genere percepito ancora più antico, soprattutto dai bambini e dai ragazzi a cui invece si rivolge nello specifico.

Tuttavia la freschezza del progetto supera queste barriere, e il grande successo del primo numero del Junior Poetry Magazine (e del Junior Poetry Festival, che sta per dare il via alla sua quinta edizione) dimostra che, per fortuna, in Italia c’è ancora tanto interesse per l’arte poetica, e soprattutto, forse, da parte delle nuove generazioni, un interesse confermato dal fatto che la prima tiratura è stata esaurita quasi subito, mentre è già in corso una seconda ristampa.

illustrazione di un sole luminoso disegnato nei toni caldi del rosso del giallo e dell’arancione tramite linee monocromatiche che si espandono a partire da un cerchio centrale.
Cajitas de Fosforos di Adolfo Cordova, illustrazione di Juan Palomino.

Riferimenti: Junior Poetry Magazine. Periodico letterario per giovani poeti. Anno 1, numero 1, aprile 2023. 10€

Immagine di copertina: Un frame del film Il sol dell’avvenire

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